mercoledì 30 aprile 2008

:: il lato giusto del problema ::


[...]Molti anni fa, ai tempi in cui un debitore insolvente poteva essere gettato in prigione, un mercante di Londra si trovò , per sua sfortuna, ad avere un grosso debito con un usuraio. L’usuraio, che era vecchio e brutto, si invaghì della bella e giovanissima figlia del mercante e propose un affare. Disse che avrebbe condonato il debito se avesse avuto in cambio la ragazza.
Il mercante e sua figlia rimasero inorriditi della proposta. Perciò l’astuto usuraio propose di lasciar decidere alla Provvidenza. Disse che avrebbe messo in una borsa vuota due sassolini, uno bianco e uno nero, e che poi la fanciulla avrebbe dovuto estrarne uno. Se fosse uscito il sassolino nero, sarebbe diventata sua moglie e il debito di suo padre sarebbe stato condonato. Se la fanciulla invece avesse estratto quello bianco, sarebbe rimasta con suo padre e anche in tal caso il debito sarebbe stato rimesso. Ma se si fosse rifiutata di procedere all’estrazione, suo padre sarebbe stato gettato in prigione e lei sarebbe morta di stenti.
Il mercante, benchè con riluttanza, finì con l’acconsentire. In quel momento si trovavano in un vialetto di ghiaia del giardino del mercante e l’usuraio si chinò a raccogliere due sassolini. Mentre egli li sceglieva, gli occhi della fanciulla, resi ancor più acuti dal terrore, notarono che egli prendeva e metteva nella borsa due sassolini neri. Poi l’usuraio invitò la fanciulla a estrarre il sassolino che doveva decidere la sua sorte e quella di suo padre”.
Immaginate ora di trovarvi nel vialetto del giardino del mercante. Che cosa fareste nei panni della sfortunata fanciulla? E, se doveste consigliarla, che cosa le suggerireste? Quale tipo di ragionamento seguireste?
Se riteneste che un rigoroso esame logico potesse risolvere il problema- ammesso che esista davvero una soluzione- ricorrereste al pensiero verticale. L’altro tipo di pensiero è infatti quello laterale.
Chi si servisse del pensiero verticale non potrebbe essere di grande aiuto ad una ragazza che si trovasse in simili frangenti. Il suo modo di analizzare la situazione metterebbe in luce tre possibilità.
La ragazza potrebbe:
rifiutarsi di estrarre il sassolino;
mostrare che la borsa contiene due sassolini neri e smascherare l’usuraio imbroglione;
estrarre uno dei sassolini neri e sacrificarsi per salvare il padre dalla prigione.
Nessuno di questi tre consigli, tuttavia, sarebbe veramente utile in quanto, se la ragazza non estraesse il sassolino, suo padre finirebbe in prigione, e se lo estraesse dovrebbe sposare l’usuraio…
L’aneddoto vuol mostrarci la differenza esistente tra il pensiero verticale e quello laterale. I verticalisti si preoccupano del fatto che la ragazza debba estrarre un sassolino. I lateralisti si occupano invece del sassolino bianco che manca. I primi affrontano la situazione dal punto di vista più razionale e quindi procedono alla sua risoluzione con circospetta logicità.
I secondi preferiscono esaminare tutti i possibili punti di partenza invece di accettare il più invitante e di impostare su di esso la loro indagine.
Ebbene: la ragazza dell’aneddoto introdusse la mano nella borsa ed estrasse un sassolino, ma senza neppur guardarlo se lo lasciò sfuggire di mano facendolo cadere sugli altri sassolini del vialetto, fra i quali si confuse.
..“Oh, che sbadata! ” esclamò. “Ma non vi preoccupate: se guardate nella borsa potrete immediatamente dedurre, dal colore del sassolino rimasto, il colore dell’altro.”..

Naturalmente, poiché quello rimasto era nero, si dovette presumere che ella avesse estratto il sassolino bianco, dato che l’usuraio non osò ammettere la propria disonestà. In tal modo, servendosi del pensiero laterale, la ragazza riuscì a risolvere assai vantaggiosamente per sé una situazione che sembrava senza scampo. La ragazza, in realtà, si salvò in un modo molto più brillante di quanto non le sarebbe riuscito se l’usuraio fosse stato onesto e avesse messo nella borsa un sassolino bianco e uno nero, perché in tal caso avrebbe avuto solo il cinquanta per cento delle probabilità in suo favore. Il trucco che escogitò le offrì invece la sicurezza di rimanere col padre e di ottenergli la remissione del debito. [...]

da "Il pensiero laterale" di E. De Bono

lunedì 21 aprile 2008

:: attimi umbri notturni ::

Fine giornata...sono quasi due settimane che parlo di tutto e con tutti. Questa sera pausa. Musica, qualche foto da passare in PS e un po' di tranquillità.





























giovedì 17 aprile 2008

:: saluti notturni ::

Bene bene, purtroppo gli impegni lavorativi stanno portando via più tempo del previsto...oddio forse non avevo proprio previsto tempo da dedicare al lavoro.

Però visto che ci sono...vi lascio un salutino dall'Umbria e una foto ricordo in attesa di momenti più tranquilli per scrivere due righe di senso compiuto.

Ecco come passo le mie giornate...cercando di parcheggiare furgoni.

martedì 1 aprile 2008

:: Il terzo incomodo ::

Come ogni mese, ecco i risultati! Questo mese terzo incomodo la wildcard petitepeste che ha partecipato solo in questa occasione come redirect. Per il resto è sempre un testa a testa tra pulpblog e lospacciatoredicotone.