Roma 30 maggio 2008. Muoiono per soffocamento i 2700 parcometri della Capitale. Abbandonate a loro stesse le migliaia di strisce blu, non godranno più neanche della protezione degli ausiliari del traffico. E' questo lo scenario che si è presentato ai romani il 30 maggio 2008. Gli inquirenti, avrebbero già individuato una pista che porterebbe al Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e dei consumatori); e dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che proprio il Codacons, mandante per i cittadini, abbia ingaggiato il Tar per compiere la strage.
Il numero delle vittime, che inizialmente era stato stimato intorno alle 2700, è ora sceso a 2050. I 650 superstiti sono quelli del centro di Roma, I Municipio, che con astuzia si sono finti morti al momento dell'incappucciamento.
Non sono mancati i momenti di gioia per le 22000 strisce blu che hanno potuto riabbracciare i propri familiari. Si riformano così le famiglie trio: strisce blu, parcometro, ausiliare del traffico.
Non si esclude che altri parcometri abbiano adottato la tecnica del I Municipio e che quindi, a breve, possano tornare abili e arruolati.
Le vittime di questa strage non vanno dimenticate anche se bisogna andare avanti e quindi, in minima parte, saranno rimpiazzate dalla razza ariana: le strisce bianche.
da Roma joshi, .db.
martedì 10 giugno 2008
:: La strage di Roma ::
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3 commenti:
lol lol lol
felicità... bellità... libertà!
Strepitoso Daniele.... :D
Grassie!! :)
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